Mondo Disco: tutto quello che c’è da sapere sulla serie di Terry Pratchett

Buongiorno a tutti i lettori e le lettrici di Bibliotefantasy.

Chi segue da un po’ di tempo questo blog avrà ormai capito che sono una fan sfegatata dei libri di Terry Pratchett, scrittore inglese geniale e autore di una delle serie fantasy meglio riuscite al mondo. Quella del Mondo Disco (Discworld, in originale) è infatti ad oggi una delle serie più amate nel mondo, e con un volume di vendite che la pone seconda solo a quella di Harry Potter.
Dagli anni ottanta ad oggi, infatti, i libri di Terry Pratchett hanno venduto oltre 65 milioni di copie e sono stati tradotti in 37 lingue.

Il 12 marzo scorso ricorreva il quinto anniversario della sua morte, mentre il 28 di aprile avrebbe compiuto 72 anni. Data la situazione particolare che stiamo vivendo, e dato che il Sars-Cov-2 è arrivato laddove nessuna campagna pubblica e privata è mai riuscita (tenere gli italiani in casa a leggere!), ho pensato di approfittarne per celebrare i suoi libri e dare uno spunto di lettura per tutti gli amanti del fantasy che ancora non conoscono questo autore dalla straordinaria fantasia.

La grande tartaruga A'tuin

Cinque anni dopo la sua scomparsa, sono ancora milioni i fans che celebrano l’umorismo e la creatività del grande sir Terry.
Iniziata come una sorta di parodia del classico epic fantasy ma con uno stile umoristico alla Guida galattica per autostoppisti, volume dopo volume la saga ha preso una strada tutta sua, toccando anche temi importanti, tra i quali la morte, la parità di genere e la non sempre facile convivenza tra culture diverse. Le storie strizzano l’occhio al teatro di Shakespeare, al folklore celtico, alla mitologia nordica e greca, alle fiabe classiche, al cinema e perfino all’Opera e si prendono gioco dei più comuni cliché narrativi per dare vita a situazioni esilaranti. Sempre con leggerezza, ma mai con superficialità. Pratchett riusciva a scovare quei difetti e quelle virtù in cui tutti possiamo riconoscerci, arrivando a dar vita a personaggi memorabili.

Sir Terry Pratchett

Terence David John Pratchett, è nato il 28 aprile 1948 a Beaconsfield, Inghilterra.
Ha iniziato la sua carriera come giornalista per varie testate di provincia, fino a diventare addetto stampa per la società elettrica nazionale britannica (esperienza che ha influenzato fortemente il suo immaginario e che fa capolino in numerosi suoi romanzi).
Fin da ragazzo, Pratchett ha coltivato numerose passioni che lo hanno accompagnato per tutta la vita, tra cui l’astronomia, le scienze naturali e l’informatica.
I suoi primi racconti risalgono all’adolescenza quando, grazie al primo lavoretto part time nella biblioteca locale, ha avuto accesso a numerosi libri di fantasy e fantascienza, mentre il primo romanzo, Il popolo del tappeto, è stato pubblicato nel 1971, accompagnato dalle sue illustrazioni.

Oltre ad aver ricevuto numerose lauree honoris causa, nel 1998 è stato insignito del titolo di ufficiale dell’Order of the British Empire (OBE) per il suo contributo alla letteratura nazionale, mentre il 18 febbraio 2009 ha ricevuto a Buckingham Palace, direttamente dalle mani della regina Elisabetta, il prestigioso titolo di Knight Bachelor (cavalierato), che gli ha conferito il titolo di Sir. Per l’occasione, con l’aiuto di alcuni amici, si è costruito una fornace casalinga e si è forgiato una spada con del ferro meteoritico.
Un tocco di classe tra i tanti che lo hanno reso unico nel suo stile, come il suo immancabile fedora.

Nel 2007 gli è stata diagnosticata una forma rara e molto aggressiva di Alzheimer. Con la sua immancabile ironia, Pratchett ha continuato  a partecipare a eventi pubblici e a mantenere alto il morale dei suoi fan.
Da quel momento si è anche dedicato a sostenere la ricerca per l’Alzheimer e la campagna per  il diritto alla morte assistita nel Regno Unito.
Nel frattempo, non ha mai smesso di scrivere. Conosciuto come uno degli scrittori più prolifici (in tutto ha scritto un centinaio di libri, con una media di due all’anno), non si è fermato nemmeno quando la malattia, ormai a uno stadio avanzato, lo ha costretto a dettare i suoi romanzi a un assistente
Al momento della sua morte, pare che avesse in cantiere circa dieci opere rimaste incompiute. Nessuna di esse è pervenuta ai posteri. Per sua stessa volontà, la scheda madre del computer su cui erano salvati i file è stata distrutta, spappolata sotto uno schiacciasassi il 15 agosto 2017.
Fino all’ultimo, ha mantenuto il suo stile inconfondibile.

Terry Pratchett nel suo studio
Pratchett nel suo studio, di fronte ai leggendari sei schermi che usava per lavorare.

La scrittura

I romanzi del Mondo Disco hanno la peculiarità di non essere divisi in capitoli (fanno eccezione Going Postal e Making Money) e, in genere, due trame parallele si susseguono alternandosi l’un l’altra, fino a convergere nel climax finale.

La comicità della serie è spesso definita assurda e nonsense, dando l’impressione di avere a che fare con libri senza altro scopo se non quello di strappare una facile risata. Niente di più sbagliato. Chi giudica la serie in questo modo, probabilmente si è fermato alla lettura dei primi due libri o ha letto tutto con superficialità.
Le storie di Pratchett giocano con tutti quei miti e quelle fiabe che fanno da fondamenta al nostro immaginario collettivo,  ne coglie tutti i cliché e si diverte a ribaltarli, creando situazioni nuove e inaspettate.
Sicuramente alcune scene sfociano nel surreale, ma leggendo tra le righe si scopre che quelle situazioni non sono mai troppo lontane dalla realtà. Con la sua ironia pungente, Pratchett riusciva a mettere a nudo le assurdità che governano le nostre menti, le nostre istituzioni e i nostri rapporti interpersonali. Si ride – a volte più a volte meno-, ma soprattutto si riflette e, guardando dentro di noi, ci si rende conto che il nostro mondo è molto più simile al Mondo Disco di quanto non ci piaccia ammettere.
Satira e critica sociale sono elementi importanti nei libri di Pratchett, ma non si ha mai la sensazione che l’autore cali dall’alto per farci la morale.

Tra i tanti elementi che mi fanno apprezzare i libri di Pratchett, ci sono i  personaggi femminili. Donne e ragazze di ogni età e taglia, per le quali la bellezza non è mai una caratteristica imprescindibile e legata alla personalità. Che siano streghe, apprendiste, regine, guerriere, mogli, contadine o animaliste appassionate di draghi, protagoniste o meno, tutte hanno una propria voce. Parlano e agiscono come esseri umani e non come meri accessori in funzione dei personaggi maschili (cosa purtroppo rara nel fantasy classico).

Il Mondo Disco

Il Mondo Disco è un pianeta piatto, poggiato sulla schiena di quattro enormi elefanti, a loro volta in equilibrio sul carapace della Grande A’Tuin, una tartaruga gigantesca che nuota instancabilmente nell’Universo.

In un remoto scenario multidimensionale, in un piano astrale mai destinato a volare, le volute di foschia stellare ondeggiano e si dividono… Guarda… Viene A’Tuin la Grande Tartaruga, nuotando lenta nel golfo interstellare, le membra poderose ricoperte d’idrogeno ghiacciato, l’enorme carapace antico bucherellato da crateri di meteore. Con occhi grandi come il mare, incrostati dai reumi e dalla polvere di asteroidi, fissa la Destinazione.
Nel suo cervello più grande di una città, con lentezza geologica, pensa soltanto al Peso.
Naturalmente la maggior parte del peso è sostenuta da Berilia, Tubul, Gran’T’Phon e Jerakeen, i quattro giganteschi elefanti sulle cui larghe spalle color delle stelle  riposa il disco del Mondo, inghirlandato alla sua circonferenza dalla lunga cascata e  sormontato dalla volta celeste del Cielo.

Il colore della magia 

In questo mondo, la nostra logica scientifica diventa assurdità mentre la magia è un fenomeno naturale e comunemente accettato. Essa si manifesta con l’ottavo colore dell’arcobaleno, l’ottarino, e porta spesso conseguenze non indifferenti. Alcuni libri di incantesimi sono così potenti da non poter essere gestiti nemmeno dai maghi più esperti, finendo seppelliti metri sotto terra e quasi dimenticati; dico “quasi”, perché è difficile dimenticare quando gli alberi della zona cominciano ad andarsene in giro a parlare con i viandanti e a farsi domande sul senso della vita.
Il suo lavoro come addetto stampa per la società elettrica nazionale britannica comprendeva le centrali nucleari e, memore di questa esperienza, Pratchett descrive una magia che può essere anche pericolosa, capace di aprire porte su dimensioni demoniache, che rischia di distruggere il mondo un giorno sì e l’altro pure e che ha molto più in comune con la nostra radioattività che con il bibbidi-bobbidi-bù delle fiabe.
Naturalmente, dato l’intento umoristico della serie, la pericolosità della magia porta sempre a situazioni assurde ed esilaranti.

Anche gli aggeggi tecnologici a noi più comuni sono spesso frutto della magia (e dell’alchimia). Ad esempio, la macchina fotografica funziona grazie a un minuscolo folletto che vive al suo interno, attrezzato con tavolozza e colori, pronto a imprimere l’immagine sulla tela, e un’inaspettata scoperta di un gruppo di alchimisti permette di imprimere su pellicola delle immagini in movimento, proiettate su uno schermo. Immagini, ovviamente, dipinte da demonietti molto celeri.

La città più grande e più importante del Mondo Disco è Ankh-Morpork,  ideata più o meno a immagine e somiglianza di un qualsiasi grande agglomerato urbano multiculturale e attraversata da un fiume le cui acque sono così torbide che un investigatore potrebbe disegnarvi sopra col gesso il contorno di un cadavere (cit.)!
Ankh-Morpork fa da sfondo a moltissimi romanzi della serie ed è, tra l’altro, sede dell’Università Invisibile (Unseen University), dove i maghi fanno carriera a forza di pozioni velenose e hanno per bibliotecario un orango grosso come un armadio.

Qui si trovano inoltre le sedi di numerose gilde, corporazioni che riuniscono uomini e donne di ogni professione; fabbri, fornai, orafi, sarte, musicisti, buffoni… perfino ladri e assassini (tenuti a rilasciare regolare ricevuta dopo ogni misfatto).

La mappa del Mondo Disco
La mappa del Mondo Disco

Le Montagne Ramtop (Ramtop Mountains), nel piccolissimo regno di Lancre, sono terra delle streghe, mentre nel regno di Überwald vivono numerosi licantropi.

Al centro, si trova il monte Cori Celesti, così alto da poter essere visto in ogni parte del Mondo Disco e sulla cui cima si trova il Dunmanfestin, regno degli Dèi. Qui essi passano il tempo a giocare a una sorta di dama, dove le pedine non sono altro che le vite degli abitanti del Mondo Disco.
Libro dopo libro, si scoprono i luoghi più disparati di questo mondo che, pur nella sua assurdità, ricorda molto il nostro.

La serie

È iniziata nel 1983, con Il colore della magia ed è terminata solo alla morte dell’autore, con il romanzo postumo The shepherd’s crown (non ancora tradotto in italiano). In tutto conta ben quarantacinque volumi, raggruppati in più cicli, che si differenziano per protagonisti e ambientazione:

  • Ciclo Scuotivento
  • Ciclo delle streghe
  • Ciclo della Morte
  • Ciclo delle Guardie
  • Ciclo dell’industria
  • Ciclo Moist Von Lipwig
  • Ciclo delle antiche civiltà
  • Ciclo di Tiffany Aching
  • Ciclo della scienza
Tutti i libri del Mondo Disco
La serie del Mondo Disco nell’edizione inglese

Ciclo Scuotivento

Libri:

  • Il colore della magia (The colour of magic)
  • La luce fantastica (The light fantastic)
  • Stregoneria (Sourcery)
  • Faust Eric (Faust Eric)
  • Interesting times (non tradotto)
  • The last continent (non tradotto)
  • The last hero (libro illustrato. Non tradotto)
  • Unseen academicals (non tradotto)
  • Troll bridge (racconto. Non tradotto)

I suoi mentori avevano ritenuto che Scuotivento fosse un mago naturale proprio come i pesci sono per natura dei montanari.

-La luce fantastica-

Scuotivento (Rincewind) è un aspirante mago molto imbranato e molto poco incline all’avventura. Il coraggio non è decisamente la sua caratteristica principale, come neanche l’ortografia, dato che sul cappello ha ricamato l’inconfondibile scritta Maggo (Wizzard).
Le sue disavventure iniziano il giorno in cui incontra Duefiori (Twoflowers), un ometto occhialuto e ingenuo proveniente dal ricchissimo Continente Contrappeso, nonché primo turista della storia del Mondo Disco. Al fianco di Duefiori c’è sempre il fedele Bagaglio (Luggage): una cassa realizzata col legno del Pero Sapiente, dotata di numerosi piedi e di una bocca vorace.

Scuotivento

Ciclo delle streghe

Libri:

  • L’arte della magia (Equal rights)
  • Sorellanza stregonesca (Wyrd sisters)
  • Streghe all’estero (Witches abroad)
  • Streghe di una notte di mezza estate (Lord and ladies)
  • Maskerade (non tradotto)
  • Carpe Jugulum (non tradotto)
  • Nanny Ogg’s cookbook (libro illustrato. Non tradotto)
  • The sea and little fishes (racconto. Non tradotto)

La levatrice si chiamava Nonnina Weatherwax. Era una strega. Fatto più che accettato nelle Ramtop Mountains, e nessuno diceva male delle streghe. Almeno, finché desiderava risvegliarsi al mattino con lo stesso aspetto di quando era andato a letto.

-L’arte della magia-

Nel piccolissimo regno di Lancre, più precisamente sulle montagne Ramtop, vivono le streghe. Esse sono tenute in grande conto dalla popolazione e a loro si rivolgono uomini e donne principalmente per problemi di salute. Più che di magia,  la stregoneria consiste in psicologia spicciola (detta “testologia”) e spesso le loro cure altro non sono che rassicuranti placebo.
La strega che gode di maggior fama  nelle Ramtop è Nonnina Weatherwax (Granny Weatherwax). È anche quella più temuta, dato il suo carattere austero e poco incline alla pazienza. Tutto l’opposto è Tata Ogg (Nanny Ogg), allegra, socievole e amante dei piaceri della vita (soprattutto delle belle bevute nelle peggiori osterie). Al loro fianco si susseguono le apprendiste Magrat Garlick, Agnes Nitt e Tiffany Aching (quest’ultima sarà poi protagonista di un ciclo a lei dedicato).

Witches

Ciclo della Morte

Libri:

  • Morty l’apprendista (Mort)
  • Il tristo mietitore (Reaper man)
  • All’anima della musica (Soul music)
  • Hogfather (non tradotto)
  • The thief of time (non tradotto)

«PAURA DI MORIRE?»
«Non è che non voglia… Cioè, ho sempre… è solo che la vita è un’abitudine dura a morire…»

Morte è forse il personaggio più conosciuto e amato dai fan della serie. Nei libri saltano subito all’occhio i suoi dialoghi, SCRITTI SEMPRE IN MAIUSCOLO.
Come nell’iconografia classica, ha l’aspetto di uno scheletro alto, incappucciato e dotato di una falce affilatissima con la quale separa le anime dalle loro spoglie mortali. Il suo compito non è mai di giudicare, ma solo di porre fine alla vita, sebbene trovi sempre qualcuno che cerca di sfuggire al proprio destino con proteste, trucchi e sfide agli scacchi.
Morte fa la sua comparsa già dal primo volume della serie e, tra libri ad esso dedicato e brevi camei, è il personaggio che vanta più apparizioni, parodiando di volta in volta opere come Il settimo sigillo, di Bergman, e La mascherata della morte rossa, di Poe.
A dispetto della sua immagine lugubre, Morte vanta una spiccata ironia e un umorismo tagliente. Vive in una dimensione parallela al di fuori del tempo. La sua grande casa è dotata di tutti i comfort e di un grande giardino dove esso può dedicarsi alla passione per l’apicoltura.
Di tanto in tanto, cerca di prendersi qualche pausa, più che altro per poter trascorrere qualche tempo tra quelle curiose creature chiamate esseri viventi, ma alla fine gli tocca sempre tornare al suo posto, onde evitare effetti catastrofici.

Nel mondo animale, esiste come suo corrispettivo la Morte dei ratti, che accoglie le anime dei suoi simili con il suo lugubre SQUEEK!

Una curiosità: nella versione originale, Morte è considerato un personaggio maschile. Ad esso la gente si rivolge chiamandolo Sir (signore) e sua nipote, Susan, lo chiama Grandad (Nonno). Tuttavia, la traduzione italiana ha preferito seguire la via semantica, lasciando Morte al femminile e creando spesso motivi di confusione.

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Ciclo delle guardie

Libri:

  • A me le guardie! (Guards! Guards!)
  • Uomini d’arme (Men at arms)
  • Piedi d’argilla (Feet of clay)
  • Jingo (non tradotto)
  • The fifth elephant (non tradotto)
  • Night watch (non tradotto)
  • Thud! (non tradotto)
  • Snuff (non tradotto)
  • Where’s my cow? (libro illustrato. Non tradotto)
  • The world of poo (libro illustrato. Non tradotto)
  • Theatre of cruelty (racconto. Non tradotto)
  • Minutes of the meeting to form the proposed Ankh-Morpork federation of scouts (racconto. Non tradotto)

Potete chiamarli Guardie di Palazzo, Guardie Cittadine o Guardie e basta. Qualunque nome abbiano, in ogni opera di genere fantasy-eroico il loro scopo è lo stesso: più o meno al capitolo 3 (o dopo dieci minuti di film) irrompono nella stanza, attaccano l’eroe uno alla volta e vengono massacrati.
Nessuno chiede mai se sono d’accordo.
Questo libro è dedicato a quei nobilissimi uomini.

-A me le guardie!-

Ad Ankh-Morpork, la guardia cittadina non gode di buona fama, figuriamoci quella notturna. Il capitano Samuel Vimes è a capo di una squadra che ricorda più l’Armata Brancaleone che un corpo di polizia: Fred Colon è un sergente pigro più largo che lungo, il caporale Nobby Nobbs un qualcosa di indefinito tra un umano e uno scimpanzé, e l’attendente Carota un ragazzone alto due metri, cresciuto con i nani.
Ad essi, in rispetto all’inclusione delle “minoranze etniche”, si aggiungeranno il troll Detritus,  la lupa mannara Angua e Felice Culetto (Cheery Littlebottom), una nana in lotta per affermare la sua femminilità a lungo soppressa.

La serie delle Guardie è considerata da molti come la più divertente, ma è anche quella dalle trame più complesse. In un incrocio tra fantasy, giallo e noir, segue le gesta di ufficiali che devono vedersela con draghi, archibugi, omicidi, vampiri, razzismo, lotte di classe e lotte di genere.

Discworld-Guards
Fonte dell’illustrazione – https://www.deviantart.com/sharksden

Ciclo dell’industria

Libri:

  • Stelle cadenti (Moving pictures)
  • The truth (non tradotto)
  • Monstrous Regiment (non tradotto)

La vita è come guardare un film, pensò. Solo che ti sembra sempre di essere entrato dieci minuti dopo l’inizio dello spettacolo e nessuno vuole raccontarti la trama, così devi capirla da solo. E non hai mai, davvero mai la possibilità di restare per il secondo spettacolo.

-Stelle cadenti-

Cinema, mass media, industria bellica… chi ha detto che in un mondo dominato dalla magia non possa esserci un progresso tecnologico?

Stelle cadenti, The truth e Monstrous Regiment sono tre romanzi distinti tra loro, che non hanno un unico protagonista ma che hanno in comune un tipo di industria come tema principale.
I tre libri sono comunque rinomati tra i più brillanti dell’intera serie, con trovate geniali e richiami al cinema e al romanzo classico.

Monstrous-Regiment
Illustrazione originale di Paul Kidby – https://www.paulkidby.com/

Ciclo Moist Von Lipwig

Libri:

  • Going Postal (non tradotto)
  • Making Money (non tradotto)
  • Raising steam (non tradotto)
  • Mrs Bradshow’s handbook (libro illustrato. Non tradotto)

Quale razza di uomo metterebbe un rinomato criminale a capo di un’importante carica del Governo? A parte, diciamo, l’elettore medio?

-Going Postal-
(Traduzione mia)

È l’unico ciclo di cui in Italia non è stato tradotto ancora nemmeno un libro.

Il sistema postale di Ankh-Morpork è un completo disastro e, uno dopo l’altro, i direttori muoiono in circostanze misteriose. Moist Von Lipwig, truffatore in attesa dell’impiccagione, viene rilasciato dalle prigioni della città a condizione che si occupi di rimettere in sesto l’intero sistema. Cominciano così le avventure di questo personaggio affascinante, scaltro e brillante come pochi.
In questo ciclo sono numerosi i riferimenti al mondo dell’informatica e a quello della fantascienza classica.

Moist-Von-Lipwig

Ciclo delle antiche civiltà

Libri:

  • Maledette piramidi! (Pyramids)
  • Tartarughe divine (Small gods)
  • Death and what comes next (racconto. Non tradotto)

Umani! Vivevano in un mondo in cui l’erba era sempre verde, il sole sorgeva ogni giorno e i fiori si trasformavano regolarmente in frutti, e cosa li colpiva? Statue piangenti. E il vino fatto con l’acqua! Un semplice effetto da tunnel quantomeccanico, che avresti comunque se fossi pronto ad aspettare qualche miliardo di anni. Come se la trasformazione del sole in vino, attraverso le vigne, l’uva, il tempo e gli enzimi non fosse mille volte più incredibile, e accadeva continuamente…

-Tartarughe divine-

Mito, filosofia, religione, avventura… il ciclo dedicato alle antiche civiltà mescola tutto questo dando vita ad avventure a dir poco surreali. Con dissacrante ironia, in questi libri Pratchett si prende gioco dei fondamentalismi religiosi e del pensiero precostruito, illogico e ridicolo che ne consegue.

In Maledette piramidi! il Paese di Djelibeybi si rifà all’antico Egitto e dopo essere stato risucchiato in una dimensione parallela, deve vedersela con le mummie degli antichi faraoni tornati in vita.
Tartarughe divine prende invece spunto da vizi, virtù e cliché della mitologia e filosofia greca, dell’Iliade e dell’Inquisizione. Om, un dio arrogante e vendicativo che per certi versi somiglia al Dio del Vecchio Testamento, si ritrova con un solo vero fedele e finisce costretto a vivere sul Mondo Disco nella forma di una piccola, insignificante tartaruga.

Pyramids
Illustrazione originale di Josh Kirby – https://www.joshkirbyart.com/

Ciclo Tiffany Aching

Libri:

  • L’intrepida Tiffany e i piccoli uomini liberi (The wee free men)
  • Un cappello pieno di stelle (A hat full of sky)
  • La corona di ghiaccio (Wintersmith)
  • I shall wear midnight (non tradotto)
  • The shepherd’s crown (non tradotto)

Dietro di lei, Preston si schiarì la voce e disse, «So che non è una cosa da dire a una ragazza, signorina, ma state pezzando come un porco!»
Tiffany, cercando di ricomporre i propri pensieri, borbottò, «Mia madre dice sempre che i cavalli pezzano, gli uomini sudano e le ragazze a malapena brillano—»
«Davvero?» Disse Preston allegramente. «Beh, signorina, state brillando come un porco!»

-I shall wear midnight-
(Traduzione mia)

Il ciclo dedicato alla giovane Tiffany Aching è l’unico in tutta la serie a essere espressamente definito per ragazzi, almeno in terra d’origine (in Italia, tutti i libri della serie vengono confinati sugli scaffali dedicati ai bambini).

La protagonista di questo ciclo ha nove anni. Originaria di una famiglia di pastori, scopre di essere particolarmente dotata per poter diventare una strega, tanto da diventare allieva nientemeno che di Nonnina Weatherwax.
Quella di Tiffany è una vera e propria storia di formazione tipica dei libri per ragazzi. Libro dopo libro, impara a gestire i suoi poteri e le responsabilità che ne conseguono, ma anche a crescere e a prendere confidenza col suo essere donna. Sul suo percorso incontrerà la regina delle Fate, un cavaliere senza testa e la tribù degli Uomini Liberi: piccoli guerrieri cacciati dal regno fatato per ubriacatura molesta.

Tiffany Aching con i piccoli Uomini Liberi
Fonte dell’illustrazione – https://www.deviantart.com/dimikka

Ciclo Übervald

Libri:

  • Il prodigioso Maurice e i suoi geniali roditori (The amazing Maurice and his educated rodents)

Di solito si tende a immedesimarsi nei protagonisti delle storie (“Un giorno mi capiterà questo e questo e avrò vicino i miei amici a sostenermi”), poi ti rendi conto che non sei altro di uno di quei personaggi di contorno o uno degli amici della cui vita non si sa nulla, mentre a vivere la favola è la persona accanto a te.

-Il prodigioso Maurice e i suoi geniali roditori-

Quello di Maurice è l’unico libro di quello che sarebbe dovuto essere un nuovo ciclo. Alla morte di Pratchett, infatti, è stato rivelato che uno dei libri a cui stava lavorando era proprio il suo seguito.

Vincitore del Carnegie Medal, premio assegnato dai librai britannici al miglior libro per bambini dell’anno, è, insieme al ciclo dedicato a Tiffany, rivolto espressamente ai più giovani.
Anche qui Pratchett prende spunto dalle fiabe classiche e ne stravolge completamente la situazione. In questo caso, la storia si rifà alla fiaba del Pifferaio magico. Il pifferaio però è un ragazzino scialbo e i suoi topi una tribù dotata di parola al servizio del “capobanda” Maurice, un gatto scaltro e con un concetto tuo suo di legalità.

Qui trovate la mia recensione completa.

amazing-maurice

Ciclo della scienza

Libri:

  • La scienza del Mondo Disco (The science of Discworld)
  • The globe (non tradotto)
  • Darwin’s watch (non tradotto)
  • Judgement day (non tradotto)

A volte gli scienziati cambiano idea. Nuovi sviluppi causano ripensamenti. Se questo vi disturba, considerate quanti danni vengono fatti al mondo da persone per le quali nuovi sviluppi non causano ripensamenti.

-La scienza del Mondo Disco-

A causa di un esperimento finito male, i maghi dell’Università Invisibile aprono un varco con un universo parallelo e scoprono un pianeta bislacco e strampalato che chiamano Mondo Tondo. Contro ogni logica, su questo pianeta dalla forma sferica non esiste alcuna magia e le leggi della fisica seguono regole senza alcun senso.
Ovviamente il Mondo Tondo non è nient’altro che la Terra e attraverso lo sguardo sorpreso dei maghi possiamo scoprire di più su questo nostro mondo.

Scritti insieme a due scienziati di tutto rispetto (il matematico Ian Stewart e il biologo Jack Cohen), i libri di questo ciclo non sono romanzi, ma veri e propri trattati di divulgazione scientifica e storica.
L’idea del primo volume nacque proprio da Cohen, ma sulle prime ebbe difficoltà a convincere Pratchett a usare i personaggi della sua serie per parlare di scienza (infatti, sul Mondo Disco non esiste la scienza in senso stretto). Superate le diffidenze iniziali, ne nacque questa serie di libri unici nel loro genere, a metà tra il romanzo (capitoli dispari) e la divulgazione scientifica (capitoli pari).

Discworld-Science

Da dove iniziare…

… e quale ordine seguire?
Questo causa spesso confusione nei neofiti della serie, soprattutto quelli italiani.
Non è difficile capire il perché dati i “pasticciacci” che sono stati fatti nel nostro Paese dalle tre case editrici che nel corso del tempo ne hanno detenuto i diritti (TEA, Mondadori e Salani).
Nessuna delle tre ha mai dimostrato un vago rispetto per questa serie: traduzioni inaccurate, copertine ingannevoli, pubblicizzazione inesistente, perfino la pubblicazione di un volume con dieci pagine mancanti (si tratta di Streghe all’estero, Edizione Salani. Il libro completo è stato poi ripubblicato nel 2017, sempre da Salani. Qui l’edizione completa).
I libri sono stati tradotti e pubblicati a casaccio, senza seguire nessun senso cronologico (o logico e basta). Abbiamo avuto quindi “trilogie” composte da romanzi appartenenti a cicli diversi, o libri venduti come parte di una trilogia quando invece si tratta di una ottalogia (vedi la serie delle Guardie) e ancora, libri tradotti con circa dieci anni di ritardo… insomma, ne hanno combinate tante che è normale avere una gran confusione!

Vediamo, quindi, di fare un po’ di chiarezza.
Pur essendo parte di un’unica serie, i romanzi sono più o meno indipendenti, a eccezione di La luce fantastica, seguito diretto di Il colore della magia.
Si può iniziare dal ciclo che si preferisce, ma è comunque meglio partire dal primo libro del ciclo e seguire poi in ordine cronologico.
Io ho incontrato Mondo Disco quand’ero ragazzina, quando ancora le mie conoscenze del fantasy si limitavano a Il Signore degli anelli e agli autori anglosassoni che cercavano di imitarlo. Da poco avevo conosciuto Blart, di Dominic Barker, al quale sarò sempre grata per avermi aperto le porte del fantasy umoristico. Da Barker a Pratchett il passo è stato breve e il passaggio di testimone è avvenuto proprio con Il colore della magia.

Sebbene sarebbe naturale iniziare dal primo romanzo in ordine di pubblicazione, sono in molti tuttavia a sconsigliare questo percorso. Uno tra questi è il collega e amico Neil Gaiman, con cui Pratchett ha scritto Buona apocalisse a tutti.
Nei primi due romanzi l’intento parodistico è decisamente molto più marcato e l’umorismo davvero surreale. La trama è abbozzata e confusionaria, come se diversi racconti siano stati cuciti con solo un vago filo conduttore a tenerli insieme. Sono  apprezzabilissimi per quanto riguarda divertimento e originalità, ma potrebbero confondere il lettore neofita, se non addirittura scoraggiarlo dal proseguire la lettura.
È da L’arte della magia che la scrittura si fa più incisiva e la serie del Mondo Disco trova quel suo tratto unico e inconfondibile. Se volete leggere la serie in ordine cronologico di uscita, a meno che non siate dei feticisti per il nonsense alla Monty Python, consiglio di partire da qui.

Schema di lettura della serie Mondo Disco
Guida basata sulla “Discworld reading order guide 3.0” di Jakub Oleksów (www.drgurgul.daportfolio.com)

Una serie per bambini?

Come ho già anticipato, in Italia ho sempre trovato i libri di Pratchett nella sezione dedicata ai più giovani, indipendentemente dal libro.
In patria, invece, solo il romanzo Il prodigioso Maurice e i suoi geniali roditori e il ciclo dedicato a Tiffany Aching sono indicati come libri per ragazzi.
In Inghilterra (e non solo) Pratchett è tutt’oggi un autore molto amato da fans di tutte le età e nessuno si è mai posto questo problema. Ci sono personaggi buffi e trovate divertenti che possono piacere ai più piccoli e una moltitudine di battute satiriche e doppi sensi comprensibili da un pubblico più adulto.
Non voglio aprire il discorso su come il fantasy venga bistrattato e incompreso dagli editori italiani; non è l’intento di questo articolo.
Il mio consiglio? Se avete tra i dieci e i cento anni, leggeteli senza farvi influenzare da pregiudizi ed etichette fuorvianti (se ne avete di più, potete leggerli lo stesso, ma più in fretta XD).

C’è speranza che Mondo Disco diventi popolare anche in Italia?

La domanda è più che lecita.
Ad oggi, i libri tradotti e pubblicati in Italia sono circa una ventina ed è anche difficile trovarne delle copie cartacee nelle librerie (perfino su Amazon). Perché, dunque, iniziare una serie che in Italia conoscono in pochi e che è praticamente fuori catalogo?
Perché nel resto del mondo è popolarissima e una serie fantasy così redditizia amata non poteva sfuggire alle società di produzione televisive.
Nel 2019, la popolarità della serie Good Omens (targata Amazon e tratta da Buona apocalisse a tutti) è arrivato anche in Italia e ha fatto ricomparire magicamente copie del libro un po’ in tutte le librerie nostrane.
Il successo di questa serie tv deve aver fatto prudere le mani a qualche produttore.
È infatti prevista per la fine del 2020 The watch, serie tv BBC America ispirata al ciclo delle Guardie. Dalle anticipazioni trapelate, pare che la serie si sia ispirata molto liberamente ai romanzi. Così liberamente da rendere trama e personaggi a malapena riconoscibili.

E questo ci porta alla vera buona notizia. Forse messa in allarme da questo adattamento un po’ troppo libero, il 28 aprile scorso, in celebrazione del compleanno di sir Terry, Narrativia, la società di produzione fondata dallo stesso Pratchett, ha annunciato l’intenzione di produrre adattamenti televisivi  “molto fedeli ai testi”.
Una notizia che i fan, rimasti perplessi dalle anticipazioni di The Watch, hanno accolto con molto calore. Non resta quindi che attendere, ma qualcosa mi dice che presto vederemo le nostre librerie riempirsi magicamente di edizioni nuove di zecca del Mondo Disco. E chissà che finalmente le nostre case editrici si decidano a dare risalto a questa serie che, in quanto a originalità e qualità, non ha nulla da invidiare alle altre.

 

11 pensieri su “Mondo Disco: tutto quello che c’è da sapere sulla serie di Terry Pratchett

      1. Alessandro Gianesini

        Sono “cresciuto” con Tolkien e Dragonlance.
        Però sono consapevole che sono ancora molto ignorante in materia.

        Ah, non te l’ho detto prima, ma la tua spiegazione è stata decisamente molto approfondita e puntuale: grazie! 🙂

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  1. Ah, il buon vecchio Discomondo… sembra una parodia, ma è un perfetto riflesso della Storia umana sotto forma di universo fantasy! Come l’hai scritto, Pratchett si è ispirato a più opere e generi per il suo universo, ma permette anche di dare un’ottima chiave di lettura per temi anche filosofici e religiosi (“Small Gods”, “Eric”, “the Hogfather”) e stuzzicare la curiosità del lettore. Invito ognuno a leggere un libro del Discomondo almeno una volta!

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  2. Terry Pratchett ed il suo Mondo Disco sono un vero classico del fentasy è un vero peccato che io non abbia mai potuto leggerlo. Doverei poterlo fare una volta o l’altra è che non riesco a leggere tutto quello che vorrei davvero leggere. Bello il tuo blog appena trovato.
    Ti ho messo nel reder visto che non seguo più nessun blog via mail, ne ricevo davvero troppe di mail già così. Spero vorrai passare a trovarmi al Rifugio degli Elfi https://ilrifugiodeglielfi.blogspot.com/
    Ciao

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  3. P.S. Sono completamente d’accordo con tè anche io amo gli animali in generale ma in particolare i gatti ed i grandi feliini adoro i draghi ed ovviamente amo molto i libri. Sono sempre i benvenuti tutti loro

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  4. Claus

    Ottimo articolo, molto completo.
    Sono solito dire come provocazione che Pratchett non ha mai scritto fantasy, perché dietro la facciata di fantasia c’eravamo sempre noi: persone comuni, pietose ed eroiche che lui evidentemente amava e odiava allo stesso tempo; persone che sapeva leggere a una profondità incredibile e che ha saputo trasmettere in maniera altrettanto incredibile nei suoi libri, giocando allo stesso tempo con struttura, lingua, etica, cliché e mille altre cose. Rendere tutto “leggero” lo pone a un altezza che non sono ancora riuscito a trovare in nessun altro.
    Hoghfather rimane tutt’oggi il mio libro preferito e contiene la mia citazione preferita, la più bella lettera d’amore che io abbia mai trovato alla fantasia e agli esseri umani.

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  5. Pingback: I Protagonisti del giallo: Il Night Watch – Inchiostronoir

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